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LETTERA TRATTA  DA "IL CITTADINO" DEL 29/10/2010 - La musica,un’energia meravigliosa

 

La musica,un’energia meravigliosa. Entro in Chiesa, prendo posto in una panca centrale, né troppo avanti, né troppo in fondo, in modo da lasciarmi avvolgere da ogni lato da tutti i suoni e le vibrazioni.È la prima volta che il Little Gospel Choir si esibisce nel comune di Graffignana e, per questo motivo, mi sento in dovere di ringraziare la ProLoco, il suo presidente e tutti i volenterosi collaboratori, rivolgo un plauso al gentile Don Davide per aver spalancato le porte della Sua Casa e aver permesso a tutti noi di respirare, anche solo per una sera, fragranze afro-americane. Sono comodo al mio posto, l’ambiente è davvero caldo, saluto gli ultimi amici che si sono trattenuti nelle loro abitazioni per sbrigare le faccende domestiche o per improvvisi impegni lavorativi (l’organizzazione ha concesso gentilmente il consueto quarto d’ora accademico) e, subito dopo, la voce chiara e passionale di una ragazza ben vestita dà il via a questo nuovo e moderno viaggio musicale.Si abbassano virtualmente le luci, si susseguono brani ritmati, melodie delicate, i solisti alternano piccoli incipit a grandi virtuosismi vocali, il coro talvolta accompagna in secondo piano, talvolta è la voce protagonista, ogni canzone si annida negli angoli delle navate, dietro le colonne che sorreggono archi a sesto acuto e l’eco sembra non lasciarci mai. Ho sorriso con i brani di Sister Act, mi sono raccolto in un personale silenzio sul brano «Jesus» scritto interamente dal direttore del coro, sono stato violentemente colpito dalla virilità e dalla sensibilità di «Mama», egregiamente annunciata dalla dolce presentatrice e ho apprezzato l’omaggio al Re del pop Micheal Jackson recentemente scomparso; in quei novanta minuti mi sono sentito completamente partecipe, ogni gesto del direttore sembrava come un’indicazione per il pubblico, pareva suggerirci la traduzione del testo o persino la spiegazione precisa della partitura. Ho atteso «Oh Happy Day», il brano gospel per antonomasia ed in quelle semplici parole ognuno di noi ha trovato lo spirito giusto per sorridere, per scambiare uno sguardo sincero o più timidamente per seguirne solamente il ritmo cadenzato con le proprie mani.Arriva il saluto finale, è un lungo eppure così breve ripetersi della parola «Amen» che coinvolge tutti; dal piano al fortissimo le voci sembrano quasi unirsi in un ringraziamento, per «rendere omaggio» a qualcuno o a qualcosa e noi, spettatori-ascoltatori, non possiamo far altro che unirci a questa lode, spingerla ancora più su alzandoci in piedi ed iniziare un fragoroso applauso. Ho stretto la mano ai ragazzi del coro, al loro direttore e mi sono complimentato per la straordinaria esibizione, ho lasciato la porta della Chiesa alle mie spalle e mi sono diretto verso casa. Non so se mi ricapiterà di assistere ai prossimi concerti del Little Gospel Choir ma auguro a chiunque di potervi prendere parte; sentire dal vivo le loro voci e guardare direttamente i loro occhi ti fa capire una grande verità:la musica è davvero un’energia meravigliosa, è il collante per un’amicizia profonda e duratura, è lo stimolo per sentirsi vivi e partecipi di un mondo ahinoi sempre più lontano e soprattutto è quella grande scatola dorata nella quale si custodiscono solo emozioni sublimi....portate questa grande scatola verso il mare aperto, come un’imponente nave, diffondete l’umiltà ed il rispetto di testi e saggi e, protetti dalla melodia onesta dei vostri cuori sarete in grado di stringere milioni di anime in un unico e maestoso abbraccio. Con affetto D.T.


 

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